(On the Road to Siracusa)
Amo la Sicilia, odio il turismo di massa
Lasciando Palermo, senza fiato
Via Lincoln Road, piena di spazzatura e ragazze trash
L’autostrada si snoda verso l’est
I motorini, le macchine, i camion
Quasi invisibili nei lunghi tunnel
Amo la Sicilia, odio il turismo di massa
Le greggi di umanoidi
Canta, amico mio, prima che ti si sciolga il cervello
Come scadente gelato al pistacchio
Dal wifi, telefoni, linee elettriche
Canta, prima che le strade coprano le antiche rovine
“Non bere dalla fontana,” dice il cartello
Non potabile
Cefalu puzza di medievali bagni pubblici
Montagne di “breakfast included” non consumate
Il panino sa di diesel
La cena costosa avviluppata in odori di fogna
Il gatto si rifiuta di
Mangiare il resto del mio pesce
Un uomo delira nella piazza del duomo di Taormina
Prendendo a calci bicchieri di plastica buttati per strada
I camion della spazzatura sono troppo piccoli
Per stare al passo con l’invasione dei turisti russi
Amo la Sicilia, odio la pasta scotta
Il vulcano rutta Monte Etna hatha yoga
Per i yoghisti londinesi
Aziende sponsorizzano scrittori aranci
Altre sponsorizzano profumi di limone
Il complotto contro la bellezza degli antichi monumenti
E’ già cominciata
Amico, vedi lo spirito della Sicilia
Fatto a pezzi dagli stranieri
Tenendo i loro telefonini e ipad
Mentre le saracinesche dei musei a Palermo sono chiuse
Tennessee Williams versa una lacrima
Sicilia, O Sicilia
Palese consumazione
Ti copre i Templi
“Anche gli uomini possono volare,” sussurra Leonardo
Lasciami dormire, Sicilia
Prima che il sorga sopra le colline di Taormina
Amo Siclia, Amo Sicilia, Amo Sicilia.
da Anarchy for a Rainy Day, Spuyten Duyvil, New York, 2015
Traduzione di Ruben Zaccaroni, Americans and Others, 4th ed (Camion Press, 2021)